Ristrutturare una spa in modo graduale senza fermare l’operatività: sì, si può
Negli anni ’80 e ’90 il Trentino-Alto Adige ha vissuto il boom delle spa: gli hotel hanno iniziato a puntare sul relax come segno distintivo, trasformando il benessere in un vero richiamo turistico. Oggi, queste aree non sono più un lusso riservato a pochi, ma una parte imprescindibile dell’esperienza di ospitalità. Eppure, molte strutture custodiscono ancora spa che, pur funzionando, portano con sé il fascino — e i limiti — di decenni passati: design datato e servizi che non sempre soddisfano gli ospiti moderni. La buona notizia? Rinnovarle è spesso più semplice (e strategico) di quanto si immagini.
Dal vecchio al nuovo: l’evoluzione delle spa
Le prime spa erano spazi chiusi, isolati, con decorazioni artificiali e poca attenzione all’integrazione con l’ambiente circostante. Oggi gli ospiti cercano esperienze autentiche: ambienti immersivi, ampie vetrate sulle montagne, materiali naturali, sostenibilità e design coerente con l’identità dell’hotel. Le spa più apprezzate sono quelle che raccontano una storia unica, che parlano al cuore del visitatore e lo fanno sentire speciale. Ogni hotel ha la sua personalità: un resort di montagna punta all’emozione totale, un agriturismo alla connessione con il territorio, una struttura termale alla cura del benessere fisico. La sfida è trasformare ogni spa in un luogo memorabile, dove ogni dettaglio – dagli impianti alle aree relax – contribuisce all’esperienza complessiva.
Rinnovare senza fermare l’operatività
Molti albergatori temono che ristrutturare significhi chiudere la spa. Non è così. Oggi è possibile pianificare interventi graduali, organizzati per fasi e aree, con lavori più invasivi programmati fuori stagione e aggiornamenti leggeri anche durante l’attività. Questo approccio consente di sorprendere continuamente gli ospiti con novità, senza interrompere i servizi e diluendo i costi degli interventi, nel tempo. L’importante è partire da un’analisi chiara: quali aree sono più energivore? Il layout è ancora funzionale? Quali interventi avranno il maggiore impatto sul comfort e sulla sicurezza degli ospiti? Con risposte concrete a queste domande, si può sviluppare un piano di lavori che cresce con la spa stessa, rispettando il ritmo della struttura e dei clienti.

Un esempio che ispira
Al centro ACQUAin Spa & Wellness, nel cuore dell’Andalo Life Park, la spa necessitava di un restyling. Pur essendo datato, il layout complessivo risultava ancora valido; per questo noi di SANAE, in accordo con la direzione del centro, abbiamo optato per un intervento mirato, a partire dalla riqualificazione del bagno turco, l’elemento più critico. In meno di un mese l’area è stata completamente trasformata: il bagno turco è ora più ampio, in grado di accogliere 25-30 persone, con un pozzo di vapore centrale e una panca a doppio livello. Un upgrade perfettamente in linea con i flussi elevati di questa struttura. I lavori sono stati eseguiti senza arrecare disagi agli ospiti: l’area di cantiere è stata isolata per garantire tranquillità, mentre il sistema modulare autoportante ha ridotto al minimo le operazioni in loco. Il risultato? Un ambiente rinnovato, funzionale e accogliente, che si integra armoniosamente con quello preesistente e offre agli ospiti nuove esperienze di benessere.

Immagini gentilmente fornite da ACQUAIN Wellness, Andalo Life, Trentino Alto Adige – Foto Videonaria
Immagina la tua spa
Ora immagina la tua spa: quali emozioni vuoi che trasmetta? Quali spazi meritano di essere valorizzati? Con una pianificazione graduale, ogni intervento può diventare un passo verso l’eccellenza, senza compromettere l’esperienza degli ospiti.


